Da quest'anno si è avviato un progetto pilota di accoglienza durante il periodo di Natale. Le adesioni sono state di un piccolo gruppo di setti bambini accolti in alcune famiglie distribuite sul territorio del Piemonte e della Liguria. L'accompagnatrice ha risieduto a Cortemilia presso la famiglia De Giorgis Galvagno, mentre per qualche giorno si è poi trasferita presso la casa della sottoscritta, con la quale ha visitato le famiglie risedenti in Provincia di Cuneo. I bambini accolti presso le famiglie italiane nel periodo invernale hanno trascorso la maggior parte del tempo all'interno del nucleo famigliare: le occasioni di attività create per esempio corsi di lingua inglese, attività scolastiche condivise attraverso i famigliari, che li seguivano nelle attività di matematica e italiano, è stato un modo per impegnare il tempo, e creare delle opportunità di attività. Inoltre alcuni hanno trascorso parte del periodo in vacanza in montagna o al mare. Per l'accompagnatrice certamente la distribuzione su un territorio vasto non facilita il controllo diretto, comunque le chiamate da parte sua e della sottoscritta, in qualità di Presidente, ha permesso di controllare in modo costante e verificare eventuali necessità. Non ci sono stati problemi di salute rilevanti. Ringrazio tutte le famiglie che hanno aderito al progetto di accoglienza, consapevole del momento critico che tutti noi stiamo affrontando: la solidarietà dimostrata sia di stimolo per ciascuno di noi ad impegnarci anche su questo fronte, ricordandoci che sebbene siano passati ventisette anni dalla tragedia di Chernobyl, per ancora numerosi anni resteranno i problemi legati alla radiocontaminazione. Alessandra Giraudo |